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      Dopo quest'avventura, il Cerbero non mi guardò più con gli occhi tanto biechi, nè sembrò aver più tanta fame della mia vita: anzi, propose, di nominarmi suo commesso - o segretario, come si diceva pomposamente.
      Era quello un posto che aveva attirato, e attirava, le ingordigie di tutti quei poveri cretinelli dell'ufficio; essere all'ispettorato, segretario d'un ispettore! celesti Numi che onore, che felicità: e a me non ne importava nulla, fosse non so perchè pensavo che avrei avuto le domeniche e i giorni festivi liberi; avrei potuto andar sulle linee a distribuire le Circolari e gli ordini di servizio e potevo studiar di più ed esser più libero.
      Nell'incertezza di accettare o no, feci come facevo sempre prima di decidermi sul serio: ci dormii su, sistema inglese, perfettamente riuscitomi in tutta la mia vita. Infatti se vi è una cosa più naturale e più savia, è quella di non risolver mai decisione importante, se prima non ci dormite due notti sopra, provate questa ricetta - o giovani, - voi che v'affrettate a prendere le vostre decisioni a tamburo battente e all'impensata: i casi della vita sono tanti e così numerosi e quotidiani che certamente può parer ridicolo un consiglio simile - non è vero? - eppure, per poco che vi si presenti un caso importante e serio, il procastinare poche ore alla decisione che può costarvi dispiaceri, rammarichi e pentimenti in gran numero: è il miglior metodo e il più giudizioso. E quante volte mai non ho dormito all'inglese sulle mie decisioni, sempre m'è andato a ruzzoloni, con mio disdoro e gravi conseguenze.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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