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      E questa - per quanto grande - non è che un elemento infinitesimale d'un sistema, appartenente a sistemi sempre più grandi. Che l'universo vive nel movimento di tutti i corpi celesti, - fra soli e pianeti - fra stella e stella, fra sistemi e sistemi di stelle; i piccoli legati ai grandi, i grandi legati ai giganteschi, nel cielo tutto quanto. Che le stelle, sia qual si voglia la loro grandezza, corrono velocissime nello spazio degli abissi siderei; così la stella polare corre con una velocità di due chilometri a minuto secondo, Sirio di ventiquattro, Arturo di ottantotto ecc...
      L'uomo non è che un mero accidente materiale! il libero arbitrio un post fatto degli uomini! e le origini: «un corso di evoluzione come una fase della evoluzione più ampia della totalità stessa.» Che un momento unico da chiamarsi nascita non c'è, perchè la successione di trasformazioni da quello che era prima a ciò che è diventato, è continua e quindi distinguibile, per quanto se ne prende una parte breve, infinitamente... Dunque anche parlando della cellula cerebrale e del sistema solare, come vale ciò che si dice della loro nascita anche per tutti i momenti della loro esistenza, così questa insieme con la nascita, si può considerare un momento solo; un momento, a concepire il quale occorre di rappresentarsi la serie delle successioni delle cause cadenti sopra una materialità che non è da sè, ma coesiste con altre....
      Tutti si preoccupano dell'antecedente del fatto della nebulosa solare; ossia di ciò che si potrebbe dire la sua nascita.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





Sirio Arturo