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      - «J'espère que vous voudrez bien accepter ce petit hommage de ma reconnaissance; moi je n'ai pas dans ce moment autre chose a vous donner, et je vous prie de ne pas me nier la satisfaction de vous être utile á mon tour.»
      Mi sentii salire le vampe al viso! Come - penso tra me - tutte le spontanee attenzioni, le gentilezze, la parte diciam così fraterna che ho spiegato nel tuo affare - grossolana straniera - non sono state capaci di dettarti un pensiero più gentile che non fosse del regalo vile di poca moneta? -
      - «Je suis vraiment surpris de votre grossièreté: je n'aurais jamais crù que ce peu de service dont je vous aie donné la preuve ai pu vous inspirer une pensées si sale et de mauvais goût; les italiens, madame, ne sont pas interessés et enclin au bien faire pour de la vile monnaie! gardez votre argent, et n'oubliez jamais que vous avez recompensé un homme de coeur de la manière la plus mechante et basse!»
      Pallida e col viso disfatto, vidi ch'essa si portò il fazzoletto agli occhi e cadde a sedere senza saper cos'altro dire, mortificata e piena di dolore. Le voltai le spalle e me n'andai.
      Così è stato in tutta la mia vita; non so se sia per virtù o superbia del carattere così fatto: il denaro m'è parso sempre un vilissimo mezzo per ricompensare i servigj fatti a me; vedo che così non è con gli altri uomini, che sono sempre pronti ad accettare, magari somme anche inferiori assai, a quella che mi volle offrire la bella svedese; eppure ho sentito costantemente in me questo sentimento di reluttanza a mettermi in tasca del denaro che altri mi hanno offerto anche spontaneamente e con la migliore intenzione del mondo: ma d'altronde io penso e ho pensato sempre con la mia testa.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497