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      Se avete cara la vostra felicità, venite
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      Vi andai col cuore tremante. Appena entrata la mi buttò le braccia al collo, con atto di espansione rozzo ma sincero; e mi disse: - Povera creatura, voi siete rovinata, voi siete stata ingannata, tradita... Non sapete? Quell'uomo, vostro marito, non è né il conte di B..., né il marchese di C... - che so io? - Egli si è tosto fatto chiamare con tutti i titoli possibili. - Egli non è altro che un barattiere, un cavaliere d'industria, un cattivo soggetto. Io, che non sono mai stata sua cugina, so dirvi che egli è un fiore di briccone, che ha moglie in Dalmazia e due figli: io ve ne darà la vita e i miracoli. Ho conosciuto suo padre, dalmato anch'esso, impiegato nella polizia austriaca a Zara; ho conosciuta sua moglie, una povera ragazza che egli ha ingannato come voi, e abbandonato come abbandonerà voi pure. Se volete sapere tutte le sue furfanterie, le ho sulle dita. Non vi fidate, lasciatelo, tornate a casa vostra. So che vi ha già estorto delle somme considerevoli ; me lo disse lui stesso, fra poco vi spoglierebbe di tutto il resto. Egli passa la sua vita in mezzo alle donne e alle carte; e non ha un'oncia di cuore, non crediate di poterlo correggere. Ve lo confesserò, io sono stata una sua amante; l'aveva lasciato già da un pezzo, allorché la settimana scorsa mi fece un sonetto pel mio giorno onomastico, e con ciò tornò a metter piede in mia casa. Fu lui stesso che mi parlò di voi; e in che modo! Se lo aveste sentito! mi fece nascere la curiosità di conoscervi, e ho tanto insistito, che mi ha accontentato.


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Fosca
di Igino Ugo Tarchetti
pagine 213

   





Dalmazia Zara