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      Se un soldato potesse avere una casa propria come gli altri galantuomini, meno male; ma noi siamo invece condannati a girare di paese in paese come il giudeo che ha dato lo schiaffo al Signore. Quando ci penso, mi accapiglierei con Domeneddio. Farci brutti e senza salute, vada; ma lasciarci soli e senza una gioia al mondo, è troppo. I libri poi hanno finito di rovinarla. Al diavolo i libri! Per me li ho sempre avuti cari come uno stecco in un occhio. - Voi avete molta pazienza con lei, ve ne ringrazio. Voi siete un giovine dabbene, un giovine intelligente, e la vostra compagnia le piace. Vi ammiro; quando aveva la vostra età non aveva un'oncia della vostra calma, e dirò anche del vostro giudizio. Non vi faccio altri elogi, perché gli elogi sono della natura del vino - ubbriacano. Ho stima di voi, e potendolo, sarei felice di giovarvi. Ecco tutto.
      E mi stringeva la mano con calore; e mercè quella sicurezza che ci dava la sua stessa intimità, rafforzava egli medesimo, senza saperlo, quei vincoli segreti che mi legavano a Fosca.
      Se io ho dovuto tradire la nobile fiducia di quell'uomo, e compensarla piú tardi d'ingratitudine, il cielo mi è testimonio della inesorabile fatalità che mi ha trascinato a farlo. Egli sa che di tutte le amarezze che mi provennero da questo amore sciagurato, quella fu la piú vera e la piú profonda.
     
      XXXII
     
      Fosca ed io vivevamo quasi uniti come due amanti. Se io avessi potuto amarla, sentire veramente per essa ciò che la sola pietà m'induceva a fingere di sentire, nessuna donna avrebbe potuto essere piú felice di lei.


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Fosca
di Igino Ugo Tarchetti
pagine 213

   





Domeneddio Fosca