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      II
     
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      Ma per quanto a riamarlo la pregasseCon lettere e con umili parole
      Non si sa che la Dama gli badassePerchč rossi d'intorno non ne vuole.
      In questo poi che ci volete fare?
      Ha ognun la sua maniera di pensare.
      GUADAGNOLI. Il color di moda.
     
      Prima di tirar innanzi il nostro racconto č d'uopo che preghiamo i lettori, quando non si siano nojati coll'esordio, a intrattenersi alquanto per fare la conoscenza coi personaggi da noi posti in iscena, e specialmente coll'armajuolo che ne dev'essere l'eroe. Stefano Baggi era un uomo in sui trent'otto anni, pił tarchiato che alto, al quale perņ il portamento robusto e sicuro dava un buon pollice di pił: due occhi nerissimi di sotto a folte sopracciglia e una spessa barba accrescevano vigoria alla sua persona gią maschia e bella. Fin da ragazzo egli era stato avvezzo a trattare spade e pugnali e manopole ed elmi; perchč i suoi da tempo immemorabile esercitavano il mestiero d'armajuolo allora uno dei pił onorati e profittevoli. Valentissimo nell'arte sua, nella quale era salito in grido anche in lontani paesi, era del pari destro e forte in ogni esercizio della persona, e ne aveva date frequenti prove nelle giostre e ne' giuochi popolari che ebbero luogo in Milano fino dai tempi di Luchino e di Giovanni Visconti, quand'egli era ancor giovinetto. Nella sua officina vedevansi appese ad una parete i premii da lui riportati nelle diverse lotte, e soprattutto una corona che il buon armajuolo accennava con singolare compiacimento, siccome quella che gli aveva valsa per moglie la pił bella fanciulla di Milano.


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La cą dei cani. Cronaca milanese del secolo 14.
cavata da un manoscritto di un canattiere di Barnabo Visconti
di Carlo Tenca
Editore Borroni e Scotti Milano
1854 pagine 168

   





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