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      Era un colpo certo se non fosse stato attraversato dal tradimento. Il conduttore della birreria, situata sul bastione (originario tedesco), si portō dal comandante de' soldati, accampati lungo il muro del magazzino Cagnola, e lo persuase ad entrare nella casa della birreria stessa, come la pių atta a difendere la polveriera, ed a scacciare gl'insorti borghigiani. La disperazione si impadronė tosto degli animi di quegl'inermi inquilini che dovettero sloggiar tutti e ridursi in un solo canto per lasciare ai barbari che li minacciavano della vita il luogo libero donde bersagliare quei che volevano distruggere la polveriera. - Un pezzo d'artiglieria scortato da dodici uomini di cavalleria, giunse da porta Romana circa il mezzo giorno. Si combattč per alcune ore, e nel progresso della pugna si faceva pių forte il coraggio dalla parte dei nostri. Un colpo di cannone fu diretto al campanile di S. Pietro in Gessate, che lo colpė sotto all'orologio senza atterrarlo. Quel continuo suonare a stormo scendeva tremendo nell'animo degli avviliti Tedeschi. Due altri cannoni vennero pių tardi appostati avanti la birreria. La pugna andō rallentandosi coll'approssimarsi della sera. I nostri s'imboscarono dietro la siepe dell'osteria del Giardinetto, nelle circostanti ortaglie, sopra i tetti, dietro le gelosie delle finestre(37).
      Porta Romana. Giovanni Cappietti col solo schioppo protesse la ritirata degli alunni del collegio Calchi Taeggi, mentre una masnada di croati ne svaligiava l'abitazione.


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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