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      Porta Nuova. Nella sera del 21 dalle ore 7 alle 10 di notte, moschetti, cannoni, obizzi, razzi e quanto d'infernale il nemico aveva, tutto fu volto a vomitar morte e sterminio nella contrada di Brera, e i nostri prodi gli tengono fronte con soli archibugi da caccia, lo fanno indietreggiare, e lo costringono a rifuggirsi ignominiosamente nel palazzo del Comando Militare. Trascorse alcune ore di continua pugna, i cannoni che, posti avanti alla casa Carpani, sparavan lungo la contrada, furono rivolti verso quella casa e con tre colpi orribili giunsero a spezzarne la porta, facendo cadere tutti i vetri della casa con indescrivibile spavento degli inquilini. Tosto che i soldati furono padroni della casa incominciarono a devastare, a saccheggiare tutti gli appartamenti che trovarono vuoti, per essersi tutti i vicini rifuggiti nell'appartamento Carpani. Entrati poscia in quest'ultimo appartamento fecero soffrire a tutti gli astanti un'ora e mezza di penosa agonia, minacciandoli colle bajonette di passarli da una parte all'altra, mentre un officiale comandante si divertiva suonando dei waltzer sul piano-forte. Vi volle tutta l'eloquenza dei signori consiglieri Riva e Salvetti e della signora Carpani, non che tutto l'oro che avevano con sè tutti gli aggressi per frenare quell'orda di assassini. Nel mentre che alcuni si erano impossessati degli abitanti della casa, e che l'offiziale comandante continuava il suo divertimento, gli altri, scorrendo l'appartamento, fecero un saccheggio generale, e quello che non poterono portar seco, devastarono e distrussero in modo orrendo.


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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