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      Imprudenza sarebbe stata l'avanzarsi più oltre per quella strada, stante l'oscurità della sera, e per essere invasa dalle soldatesche, che, come venne a conoscersi, proteggevano la propria ritirata; onde retrocessi d'alcun poco e fatto aprire un'osteria di contro alla caserma di S. Angelo, fu ivi dato ricovero al cavaliere Palladini, che vi passò la notte in compagnia delle sue due guardie, cui il Rossignoli, prima di allontanarsi col proprio compagno, muniva di due buone pistole perchè vegliassero alla difesa del benemerito suddetto Palladini.
      Porta tosa. Il combattimento che fiero e terribile durò in tutti i cinque giorni a Porta Tosa è uno dei fatti più importanti della rivoluzione di Milano. L'impeto poi con cui si attaccava oggi da tutti i punti il nemico, dava a vedere esser questo il giorno decisivo della battaglia. In questo luogo più che altrove la ferocia delle milizie austriache diede le più orrende e turpi prove di sua barbarie. In questo luogo più che altrove il cannone e le bombe, mitragliando e bombardando, portavano lo sterminio a molti caseggiati. Il saccheggio, l'assassinio ed il fuoco dominavano in tutte le case ove potè penetrare il Tedesco; ben nove incendi appiccati nella giornata, entro e fuori della città, rischiaravano talmente la notte precedente il giovedì, che gli abitanti potevano attendere alle loro cure domestiche nel più fitto della notte senza bisogno del lume(48).
      In mille modi ci viene raccontato il combattimento di questo giorno a Porta Tosa dai diversi narratori dei fasti delle gloriose cinque giornate.


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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