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      Egli diede l'esempio del massimo eroismo e della massima moderazione quando coll'ardire della persona, e colla forza della parola arrivò a far piantar il vessillo tricolore in quel medesimo palazzo dove la tirannide straniera si celava e raccoglieva a Consiglio, ed accorse a salvare il sig. Kolbs, in allora segretario della presidenza, da un colpo di pistola che gli veniva diretto. Lo stesso Nova va distinto tra i più coraggiosi nell'assalto di S. Apollinare, ed al suo valore ed al suo senno si deve principalmente la buona riuscita di quest'impresa. La presa di questo magazzino militare, presidiato da una quarantina di uomini fu difficilissima per la sua costruzione quasi forte castello, ed il combattimento durò tre giorni, nel quale noi ebbimo a piangere un solo morto e tre feriti. A provare quanto fossero barbari i Croati, e crudeli con loro stessi vi basti questo fatto: Il martedì sera quando i nostri s'erano già in parte impossessati del locale, uno di essi conoscendo la lingua slava stava interrogando un Croato ferito (che veniva portato in corte implorando la vita) per sapere quanti di loro vi fossero a presidio, e per farlo parlare gli prometteva che lo avrebbe fatto trasportare allo spedale e medicare. Egli stava appunto confessando il tutto, quando due o tre moschettate gli furono scaricate da' suoi compagni, che lo stesero morto.
      Omboni Tito. Questo personaggio godeva già fama fra noi per i suoi viaggi in Affrica e nelle Indie, e per aver combattuto nelle guerre della Spagna e del Portogallo.


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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