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      Rebecca, vedendo un uomo venire, smontò dal cammello, e disse al vecchio: «Chi è l’uomo che ci viene a rincontro per la campagna?». Esso a lei: «Egli è il signor mio». La giovenetta prese in fretta un velo, e si coperse la faccia. Isacco la introdusse in casa, e Abramo la benedisse, e la diede al figliuolo per moglie: e il figliuolo l’amò tanto ch’ella gli fece men grave il dolore della sua madre morta.
     
     
     
      DOLCEZZA DEL PERDONO
     
      I
     
      Giacobbe, figliuolo d’Isacco, aveva dodici figliuoli, un de’ quali si chiamava Giuseppe, e era di sedici anni. E Giacobbe amava Giuseppe sopra tutti gli altri figliuoli(1) suoi: e gli fece una veste più bella. E se gli altri fratelli facevano di nascosto qualcosa di male, Giuseppe gliene raccontava. Ond’essi, vedendo che il padre amava lui più, e sì per questo ch’egli scopriva le loro pecche, lo presero a odiare; e non sapevano dirgli parola amorevole in pace. Veramente, il padre poteva amare più lui, ma tenersi dal dimostrare l’affetto col dargli un abito più bello: e dall’altro canto potevano i fratelli sentir dispiacere che il padre non li amasse tanto, ma non invidiare però il giovanetto, anzi, con buone opere e buone maniere, e consolare il padre e sempre più meritarsi da lui affetto maggiore. E poteva Giuseppe, prima di rapportare al padre i mancamenti loro, sconsigliarneli dolcemente, e farli col proprio esempio migliori; e, per ultimo rimedio, ricorrere all’orecchio paterno. E l’avrà forse fatto: giova credere il meglio, appunto perchè non lo sappiamo di certo.


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Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





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