Pagina (23/258)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      VIII
     
      Venne gran fame in Egitto, e in molti paesi vicini e lontani. E perchè il regno d’Egitto, per il senno di Giuseppe ispirato da Dio, era provvisto di biade, messe in serbo negli anni buoni; da molte parti correvano in Egitto per comprar pane, e alleggerire il peso della lunghissima carestia. Giacobbe, l’afflitto padre di Giuseppe, sentendo che in Egitto vendevasi del grano, disse a’ suoi figliuoli: «Che state a badare? Sento che in Egitto c’è grano: or andate a prendere il bisognevole, che non si perisca». Andarono dunque dieci fratelli di Giuseppe a comprare del grano in Egitto; ma Giacobbe ritenne Beniamino a casa, dicendo a’ fratelli di lui: «Non forse gli incolga sventura per via». Le quali parole, dette dal padre, addolorato, parevano viva riprensione di quel che avevano fatto contro Giuseppe: e le parole dette senza intenzione di rimprovero, sono talvolta rimproveri più cocenti.
      Andarono dunque in Egitto con altri della terra di Canaan, che correvano a comprare grano. Giuseppe ho detto che aveva il governo del paese; e al suo cenno vendevasi il grano alla gente. Or avvenne ch’egli vedesse i suoi fratelli venire; e li riconobbe subito, e gli si turbò l’animo, e si commosse tutto. Pur fece le viste di parlare a strani, e domandò alquanto alteramente: «Di dove venite?». Risposero: «Dalla terra di Canaan, per comprarci da vivere». Esso riconosceva i fratelli, ma non essi lui. E, ricordandosi dei presentimenti della sua giovanezza e del molto ch’egli aveva patito, volle non già tormentarli a vendetta, ma conoscere il cuore loro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





Egitto Egitto Giuseppe Dio Egitto Giuseppe Egitto Egitto Giuseppe Egitto Giacobbe Beniamino Giuseppe Egitto Canaan Canaan