Pagina (26/258)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma insieme impose ai serventi che facessero empire le sacca di grano, e il denaro speso da’ fratelli mettessero ne’ sacchi di ciascun de’ fratelli, e gli dessero il bisognevole per il viaggio. E così fecero. E quelli caricarono il grano sugli asini, e si partirono molto dolenti. Giunti a un’osteria, l’un di loro aperse un de’ sacchi, per dar da mangiare alla bestia; ecco in cima del sacco ritrova il denaro. Disse a’ fratelli: «Mi han reso il mio danaro. Eccolo qui nel sacco». N’erano tutti stupefatti e turbati; e dicevano tra loro: «Che è questo che Dio dispone di noi?». Quanto lunga gli paresse la via, non è a dire, con quel rammarico del fratello, e con quel buio nella mente: ma tuttavia temevano il momento del dover giungere innanzi al padre, e raccontargli le cose.
     
     
      XI
     
      Vennero nella terra di Canaan, alla casa del padre loro: il quale, pensate voi come rimanesse al vedere che Simeone mancava. Gli raccontarono tutto quel ch’era accaduto, dicendo le parole dure, sentite da quel signore, e come tenuti per spie, e essi scolpatisi, e detto ch’erano dodici fratelli, uno a casa, uno morto; e come Simeone rimasto, perchè quel signore, in prova del vero, voleva vedere con gli occhi suoi Beniamino, che allora riavrebbero Simeone, e potrebbero comprare quanto grano bisogna. Or quando i fratelli andarono per vuotare le sacca, ecco che ciascuno di loro ritrovò il suo denaro, e quanto ne rimanessero turbati, potete credere. Il padre disse: «Voi mi fate restare senza figliuoli. Ecco, Giuseppe non è più vivo: Simeone è prigione; e adesso mi porterete via Beniamino.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





Dio Canaan Simeone Simeone Beniamino Simeone Giuseppe Simeone Beniamino