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      Sormontando poi per le vene occulte alle parti più alte di esso seme, scappano fuori, e producon primieramente quel tenero germoglio. Sopraggiungono intanto per le fibre invisibili nuove materie ascendenti, e vanno successivamente a trapassare, ed a collocarsi sopra le cime delle già innalzate. Dopo queste vengono l'altre, e col progresso del tempo, s'innalza nell'aria non sò per qual forza d'incanto, una mole pesantissima cioè a dire, una Quercia, un Abeto, un Pino.
      Veggiamo ora, se questa ascensione si faccia, o passivamente per l'attrazione del calore, o pure attivamente, perchè la materia istessa abbia in se principio intrinseco di fuggire dal centro, e poggiare in su.
      Io non vidi mai se nell'agghiacciato Settentrione nascano le piante perpendicolari al piano della campagna, ovvero inclinate sull'orizonte del paese nativo; so ben di certo, che quando elle fossero attratte dal calore, ovvero si sollevassero per incontrarlo, dovrebbero non già innalzarsi a piombo sulle pianure della campagna, ma sorger da terra inclinate con angolo meno di mezzo, retto. Segua pur ciò, che vuole ne' campi d'Irlanda, e di Norvegia, che a me basta il vedere ne i Giardini della Toscana i Cipressi dirizzati colle cime, non già verso le parti calorifiche del mezzo giorno, dalle quali ricevendo il benefizio dovrebbero anche aver l'attrazione, ma si ben verso 'l punto verticale della nostra Sfera, e pur da esso ricevono forse minor influenza di consolazione, che da qualunque punto della Zona infiammata.


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





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