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      O diremo che ogni giorno piova nella Spagna, o nell'Oceano occidentale per sollevarci i Zeffiri della sera? Io non credo, che ciò succeda, poiche col progresso degli anni in un Mondo, che non è infinito si sarebbe scoperto, che quei venticelli regolati, e certi, da pioggie certe, e regolate si cagionano. Ma concedasi tutto quello, che vogliono. Per qual causa poi queste cagioni, che risvegliano l'aura, e gli zeffiri sempre dalla medesima parte, e dalla medesima ora compariscono? e non ci fa sentir qualche volta i venti della mattina, che vengono da Ponente, o l'aure della sera da Levante. Ma questi sono venti leggieri, e deboli; passiamo ad altro.
      Quante volte dal gelato Settentrione spireranno venti Boreali, che dureranno non solo i giorni, ma anco le settimane intiere in tempo di una continuata, e universale serenità, che per quanto è lecito conietturare, sembrano d'abbracciare tutto l'Emisferio Settentrionale? Diranno che le piogge precedenti, o le nevi polari, somministrano materia sufficiente per la continuazione di tanto fiato, che appena l'intelletto ne comprende la misura, e la quantità. Concedasi; ma quante volte poi accaderà lo spirare di scirocchi impetuosi, che per lo spazio di più, e più giorni inquieteranno la terra, ed il mare? Crederemo forse, che tanta furia di venti Meridionali nasca dalle rugiade notturne della Zona infiammata? Io concederei, che procedesse dalle piogge dell'Emisferio Antartico, se le relazioni Cosmografiche mi assicurassero, che quel profluvio continuato di venti impetuosi si sentisse giammai passare per le provincie aduste dell'Affrica polverosa.


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





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