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      L'altezza poi di questo corso, o profluvio d'aria, per lo meno si solleverà pure tre, o quattro miglia in alto, come dalle nuvole, ed altre fumosità discacciate, si può facilmente argomentare. La durazione ancora sarà alle volte per lo spazio di dieci, o dodici giorni continui. Se io non temessi ora di affaticar troppo la benignità di chi m'ascolta, aggiugnerei un calcolo per mostrare, che a generar tanto profluvio d'aria, sarebbe necessario il tramutar tutto in esalazione secca un Oceano intero; io tratto anco supposto quel principio, che una mole d'acqua convertita in aria, divenga quattrocento volte maggiore.
      Alcuni hanno creduto, che l'esalazione del vento venga a dirittura di sotterra, e scaturisca per i pori invisibili del terreno; opinione, pare a me, poco sussistente. Io credo, che quantunque un Regno vasto del Settentrione spirasse tutto, non dico per i pori minuti, ma a guisa d'una voragine aperta, e continua, che dagli abissi nascosi esalasse vento; io credo dico, che non sarebbe bastante a farci sentir quella violenza grande, che pur troppo si prova talora ne i giorni boreali. In oltre io non mi ricordo aver veduto giammai un foglio, ovvero una foglia, sollevarsi da terra, per forza di vento, che da i pori sottoposti scaturisca; si solleva bene, ma per forza di vento, che lateralmente la percote.
      Ora non sarebb'egli manifesto segno d'aver incontrato la vera cagione dell'origine de i venti, se col medesimo principio la causa, e la necessità di tutti egualmente si dimostrasse?


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





Oceano Regno Settentrione