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      In questo modo il vento farebbe una circolazione, la quale non iscorrerebbe sopra più, che ad una parte terminata della terra: e tanto durerebbe l'effetto della circolazione predetta, quanto durasse la causa, cioè quel freddo d'una provincia, maggior, che non dovrebbe essere, in paragone di quello de' luoghi circonvicini. Circolazione la chiamo, poiche nella parte superiore tutto il moto dell'aria concorre verso il centro della Provincia più del dovere raffreddata. Quivi poi sentendo quel medesimo freddo accidentale, si condensa, si aggrava, e discende a terra, ove non reggendosi, scorre da tutte le parti, e cagiona sulla superficie del terreno un vento contrario a quello delle regioni sublimi. Che questa circolazione non sia sogno chimerico, ma effetto reale, può quasi dimostrarsi con una breve considerazione. Noi vedremo alle volte spirar venti Boreali con impeto tale, che faranno più di trenta miglia per ora, e dureranno tanti giorni, che comodamente potrebbero aver circondata la metà della terra. Crederemo noi, che tanto vento passi sotto il circolo dell'Equinoziale? Ma quando anco vi passi, non è egli necessario, che il moto si continui per tutto il circolo massimo, che circonda la terra, acciò l'immensa quantità d'aria, che parte da un Clima vi si possa restituire? Altrimenti qualche Clima resterebbe esausto d'aria, ed un altro soprabbondantemente aggravato. E quando questo circolo massimo di vento, circonda la terra per tanti giorni, non sarà egli necessario, che tutti gli altri paesi sieno senza vento?


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





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