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      1152. Così calda di sdegni la Lombardia, saliva al trono di Germania Federigo Barbarossa in Francforte. Era stata Germania molto e lungamente agitata da due potentissime famiglie, dei Weibling e de' Welf di Altdorfio, italianamente detti Ghibellini e Guelfi: quelli gelosi, come usi alla dignità imperiale; questi ambiziosi nello stato loro ducale. Era stato umiliato Arrigo il Superbo capo della gente Guelfa: poi questa risorse, e stavasene assai minacciosa a petto dell'altra, quando venne a morte Corrado III Re di Germania. Lasciava un sol figliuolo in tenera età: lo confortavano i cortigiani a farlo nominar Re de' Romani e suo successore. Non volle; e antiponendo l'amor del regno a quello del figlio, si pose a confortar gli elettori, perchè gli dessero a successore un suo nipote, Federigo di nome. Questi maturo di anni, meglio del figlio fanciullo poteva governare, e poteva condurre a concordia le nimiche famiglie Guelfa e Ghibellina: imperocchè in lui si univa il sangue di entrambe, essendo nato da Federigo il Guercio Conte di Ghibelinga e Duca di Svevia, e da Giuditta figliuola di Arrigo il Superbo di casa Guelfa. Se ne morì Corrado con questa generosa provvidenza; e gli elettori assembrati a Francforte gridarono Re di Germania quel Federigo che aveva voluto, addì 4 di Marzo dell'anno 1152.
      Chi fosse costui e nella mente e nel corpo lasciò scritto con molti particolari Radevico Canonico di Frisinga:35 al quale terrem dietro con molta cautela, e perchè ci si para uomo di parte, e perchè proprio si condusse a scrivere per comandamento imperiale36. Fu dunque Federigo uomo di ben composta persona, di moderata statura: aveva biondi i capelli, alcun poco increspati sull'alto della fronte, scorrenti sulle orecchie, e tenuti ad arte in certa brevità coi peli della barba37, la quale perchè dava al rossiccio, gli derivò il soprannome di Barbarossa.


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Storia della Lega Lombarda
di Luigi Tosti
Tipi di Monte Cassino
1848 pagine 398

   





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