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      E fu una nobilissima donna, che stretto tra le braccia un caro infante, abbattutasi presso la porta della città in un soldato, al quale poco o nulla di vita più avanzava per la fame, lo riscosse, dicendogli - Vedi che ancor io da due settimane non ebbi altro a mangiare che cuoia bollite; e non mi sento più latte a campare la vita di questo figliuoletto: ma se ne avanza pure una gocciola, levati e poppala; rifocilla la vita a' servigî della patria - Incontanente le smorte pupille del soldato, che affisavano la generosa matrona, sfavillarono di nuova vita, e vergognoso, ritto in piedi cominciò a combattere il nemico quasi rifatto per lautissimo pasto.
      Intanto le pratiche de' messaggi spediti fuori in cerca di aiuti, rendevano frutto alla pericolante Ancona. Eransi quelli rivolti alla Contessa di Bertinoro ed a Guglielmo degli Aderaldi di Marchesella. Erano questi due potentissimi signori, i quali tenevano la parte papale, nè potevano aspettarsi cosa di bene dall'Arcivescovo Cristiano. La Contessa della nobile e poderosa gente de' Frangipani aveva in donnesco petto cuore veramente da uomo, e generoso signore era Guglielmo. Quella chiamò tosto alle armi i suoi vassalli, a soccorrere l'angustiata Ancona; questi tutto il suo patrimonio pose nell'assoldar gente, in guisa che tosto fu assembrato un'esercito numeroso di molta infanteria e di due mila e quattrocento cavalli divisi in dodici squadre. Mossero le liberatrici milizie pel territorio di Ravenna: le conduceva la Contessa e Guglielmo.


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Storia della Lega Lombarda
di Luigi Tosti
Tipi di Monte Cassino
1848 pagine 398

   





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