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      I corifei della giovine Germania tempo addietro solevano buttarci in viso, come uno sprezzante rimprovero, che l'ardimentoso francese fosse un repubblicano nato e il docile tedesco un monarchico nato. Oggidì, invece, le persone intelligenti tengono per fermo, che solo la passione e il pregiudizio fondato su astrazioni possono negare l'istinto affatto monarchico del popolo francese. Solamente la lingua francese conosce l'espressione "souveraineté", e un francese, Bodin, ha pel primo spiegato scientificamente cotesto concetto. Per lo spazio di secoli, mentre il potere regio si rinforza e lotta pel dominio assoluto, i giuristi della corona difendono la maestà dell'idea di stato personificata nel modo più potente nella monarchia. Essi risuscitano le idee politiche dell'impero romano, e non si rifanno mai abbastanza ai proverbi che esprimono l'unità, l'immortalità, l'esistenza assolutamente politica del monarca giganteggiante a spese del diritto privato. Questi pionieri della monarchia hanno trovato panegiristi convinti in Thierry, Mignet e nella gran maggioranza degli storiografi francesi, e recentemente passionati sostenitori in Tocqueville e nei seguaci in Francia della scuola dei pubblicisti inglesi. Il tedesco può rinvenire ben pochi motivi di ammirazione nella violenta politica dell'assolutismo, ma pure deve riconoscere che era una dura necessità. La rivoluzione non riuscì punto a sradicare queste tradizioni monarchiche. Nel 1789 il popolo non mostrò in nessun luogo la più indispensabile delle virtù repubblicane, ossia la seria e decisa volontà di assumersi come un ambito onore il duro dovere di amministrarsi da sé. Si domandava solo, che l'elezione dei magistrati pubblici fosse commessa di diritto ai cittadini; e quando questo desiderio anarchico condusse alle più inevitabili ripercussioni, si trovarono nuovamente una di fronte all'altra, come già sotto l'antico regime, due grandi classi: la classe governante, e la grande maggioranza di quelli che guardano al governo solo con occhio critico.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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