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      La disonestŕ spaventosa di questo libro, l'oltraggioso disprezzo degli avversari era schiettamente napoleonico. e anche piů era tale il modo di vedere le cose del mondo, il giudizio storico, a cui s'ispirava il liberalissimo e coltissimo storico. Per l'astuto uomo tutto il senso profondo della storia consiste nelle spedizioni, nelle trattative diplomatiche, nelle misure finanziarie: il supremo giudice storico č per lui il successo materiale; la gloria con i suoi raggi illustra ogni misfatto sanguinoso. Solo una perturbazione dell'ordine naturale, solo le forze diaboliche del tradimento e dello spergiuro, principalmente dell'orribile lega di virtů di Königsberg, poterono defraudare la Francia del dominio mondiale che le apparteneva di diritto. Il 18 brumaio porse allo storico cospirante con la fortuna l'occasione di esibire una filosofia del colpo di stato, che poi uno scolare docile avrebbe con letterale apprendimento applicata sul corpo dello stesso maestro. E cotesto evangelo del bonapartismo era celebrato dall'avversario Lamartine come il libro del secolo! L'armata ritrovň la sua vita e il suo spirito nella lettura della storia delle guerre napoleoniche; vi conobbe tutti gli eroi dei giorni napoleonici, dal mammalucco Rustan fino al grande Cambronne, che in realtŕ non aveva affatto pronunziata la bella parola "la guardia muore, ma non si arrende"; e frattanto rimaneva in tale risibile ignoranza della storia degli eserciti nemici, che trent'anni dopo il maresciallo Soult chiese premurosamente al nostro generale Brandt informazioni intorno al benemerito artigliere prussiano Scharnhorst.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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