Pagina (181/597)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Essi avevano rinnovellata per la prima volta sotto il côrso la gloria delle armi nazionali, ed erano adesso i capi naturali di ogni rivolta contro l'Austria, proprio allo stesso modo come i veterani dei lancieri polacchi dell'imperatore avevano nella loro patria elevato a segnacolo di patriottismo la religione napoleonica, e stavano in prima linea in ogni lotta contro i russi.
      Un cambiamento di opinione principiò perfino tra gli spagnuoli, che poco prima avevano combattuto con odio atroce l'usurpatore. I liberali spagnuoli sfuggiti agli orrori della reazione borbonica avevano cercato, già durante i cento giorni, di stringersi all'imperatore, e quando, otto anni dopo, i Borboni francesi rinsaldarono il trono vacillante del cugino spagnuolo, i veterani napoleonici accorsero tra le fila dell'esercito della libertà delle Cortes. Nel Belgio il grato Verviers eresse una statua all'imperatore, che aveva dato vigore alle industrie cittadine. In Inghilterra l'energia dell'orgoglio nazionale e la sanità dello stato non permisero mai al bonapartismo di diffondersi ampiamente. Una parte della nobiltà whig, lord e lady Holland, lady Blessington e il suo circolo serbarono un'adorazione fanatica pel nemico dei torys. In quel torno Byron levò la voce contro il trionfo delle anime piccole sul genio, e si accordarono con lui, senza però la misura, senza la nobiltà del maestro, alcuni scrittori radicali.
     
     
     
      V.
     
      Per tutto il tempo che l'erede di Napoleone visse come un prigioniero, il diletto fantastico che ebbe il mondo dalla figura dell'eroe non produsse risultati politici immediati.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





Austria Borboni Cortes Belgio Verviers Inghilterra Holland Blessington Byron Napoleone