Pagina (201/597)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Una volta che tre milioni di francesi erano astretti alle armi nella guardia nazionale e appena duecentomila godevano il diritto di eleggere i deputati, col fatto la tribuna era diventata un monopolio, come lamentavano i radicali. La prima camera dei deputati del regime borghese, più ingenerosa del governo stesso, rifiuta ogni importante riduzione del censo, che è troppo alto e incompatibile con le condizioni economiche francesi: la stessa cultura non è ritenuta come un compenso rispetto al danaro; qualunque capacità in basso censo è respinta. In seguito, poiché la corrente democratica del tempo penetra lentamente fino alla camera, solo la minoranza si arrischia a domandare una riforma della legge elettorale; ma per gran parte dell'opposizione questo desideratum è una pura manovra di partito, e solo per pochissimi deputati è la conseguenza di uno schietto riconoscimento dei diritti popolari. "Ogni sistema ha bisogno di una aristocrazia", esclamò trionfalmente il deputato Jaubert; "i feudatari del nostro regime sono i grandi commercianti e industriali".
      Fu mantenuto nel modo più rigido, come il politico anche il tramezzo sociale che divideva l'aristocrazia del danaro dai ceti inferiori. Il matrimonio di convenienza, sorgente di gravi mali morali e anche politici per gli alti stati della Francia dai tempi antichi fino oggigiorno, costituisce tuttora la regola in ogni caso: il borghese è fermo nell'idea, che la borsa non può sposare che la borsa. Come un tempo la nobiltà cortigiana nella sala dell'oeil de boeuf motteggiava con cinico disprezzo umano sulla roture, così adesso il banchiere parlava con sdegnoso cipiglio del bas peuple, così il signor Thiers della "folla venale". E la folla non è disprezzata soltanto: cotesta borghesia senza cuore non vuol nemmeno saperne, che la folla ha bisogni ed esigenze, che non coincidono con gl'interessi di classe dei dominanti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





Jaubert Francia Thiers