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      Il processo del ministro Teste, che, preso in sé, significa poco o nulla, perché siffatti scandali della corruzione possono sempre ripetersi nell'aria impura delle nostre grandi città, pure ha avuto un'importanza tanto decisiva, perché autorizzò il severo giudizio, che un governo come quello non sarebbe potuto esistere senza manutengoli di tal conio. Quando Alessio di Tocqueville, che fece così spesso la Cassandra della monarchia di luglio, considerava cotesta dissoluzione dei costumi politici, riconosceva che il suo paese era maturo pel dispotismo: "non vedo ancora nessuno", esclamò alla camera nel gennaio del 1842, "che sia abbastanza forte per diventare il nostro padrone; ma presto o tardi un padrone verrà". E siccome le forme della legge erano, non ostante tutto, osservate, Guizot rispose asciutto ai preopinanti: "ciò che voi chiamate corruzione è semplicemente l'attività dell'amministrazione!".
     
     
     
      II.
     
      È evidente, che un tale sistema doveva mantenere inalterata la burocrazia napoleonica. Di tanto in tanto i partiti alzarono la voce, sebbene a vuoto, pel decentramento, e già nel 1835 apparve un'opera che ha fatto epoca nella storia delle teorie politiche del continente: quella di Alessio di Tocqueville, il più grande pensatore politico che abbia avuto la Francia dopo Bodino e Montesquieu. Ma le idee della Démocratie en Amerique camminavano ancora rozze ed estranee tra i costumi dispotici del paese: molto lette e molto ammirate, esse esigevano del tempo per essere comprese, e solo sotto il secondo impero raccolsero una considerevole schiera di seguaci intelligenti.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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