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      Ma in Francia l'emancipazione delle donne e la glorificazione della carne erano predicate ed esercitate ad ogni canto di strada; e il re invecchiando era fermo più che mai e impassibile nella sua pensée immuable, come era Guizot nel suo toryisme bourgeois. I tre poteri del pays légal discutevano sui dazi protettori e si disputavano i portafogli di ministri, come se tutto fosse in regola. E a quel mondo di miseria, che dovunque faceva ressa pregando, minacciando, delinquendo, si pensavano essi di aver pensato abbastanza, quando avevano mitigato qualche rigido articolo del codice penale.
      In alcuni casi particolari la monarchia di luglio mostrò cure premurose e zelanti per la povera gente; e fu al tempo del miglior Guizot, quando egli dirigeva il ministero più popolare e più rispondente al suo ingegno, quello dell'istruzione. Anche allora non si smentì menomamente l'uomo, che aveva ricevuto le impressioni decisive della vita dalle scene del terrore sotto il dominio della Convenzione: per lui il più gran problema della società moderna era la dominazione delle anime, che bisogna raggiungere per opera dell'autorità dello stato. Grande e duraturo merito fu quello del ministro, il quale di proprio moto spontaneo, e non già sospinto dalla stampa, che era quasi indifferente a questioni di tanta importanza, trasformò le scuole popolari fino allora vergognosamente neglette, e conquistò al paese quasi un altro milione di scolari. Fu ripristinata la sezione accademica delle scienze politiche e morali soppressa dall'imperatore soldato, l'indagine storica fu largamente sovvenuta, e in generale fu dimostrato, che a capo del governo borghese erano intenditori della scienza.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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