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      Tanto era cieca l'ingenuità di una generazione cresciuta nella pace, la quale aveva dimenticato fino a che punto è facile scatenare nell'uomo la belva; tanto insanabile era la confusione mentale di una democrazia, che riceveva tutti gl'impulsi soltanto dalla fantasia! Alcuni deliravano per la Convenzione, altri per l'America; mentre in effetto nessuno di loro voleva sul serio le condizioni e limitazioni della libertà americana. Per contro, altri, come occasionalmente Emilio Girardin, ponevano l'ideale della democrazia in un supremo magistrato responsabile, volontà popolare fatta carne. Tutte queste dottrine contraddittorie erano esposte con durezza e intolleranza giacobine. Quando un partito così confuso e inconsistente cercava tuttora l'alleanza coi comunisti, esso veniva a fare l'esperienza, che una lega col fanatismo si risolve in ogni tempo in una società leonina.
      È un ricordo profondamente vergognoso, che i nostri possidenti non si siano indotti prima a riflettere seriamente sulla situazione delle classi lavoratrici trasformata dalla libera concorrenza, se non davanti allo strepito minaccioso dei comunisti, se non davanti allo spettro rosso. Quando Saint-Simon sferza il vile egoismo dei legisti, come chiama i liberali, e afferma che la loro divisa è ôte-toi de là que je m'y mette; quando Rouher nella sua invettiva contro la monarchia di luglio dichiara che il popolo è stato scoperto la prima volta nel 1848; non si può negare che in siffatte esagerazioni si nasconda una grave verità. La dottrina economica ufficiale predicava beatamente il servizio di Mammona, sia pure senza la cinica franchezza, che in Inghilterra ha procacciato al dottor Ure una trista immortalità. Col fatto, la Francia ufficiale forniva qualche somiglianza con quella Roma di Polibio, dove nessuno dava, se non vi era obbligato; almeno per quanto è possibile paragonare genericamente un'età cristiana con la durezza di cuore dell'antichità. Dimenticate dalla borghesia, abituate alle forme burocratiche, senza nemmeno il diritto, come in Inghilterra, di far noti al parlamento i propri desiderii per mezzo di comizi e di petizioni popolari, le moltitudini caddero in preda alla loro disperazione e ai maneggi dei demagoghi.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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