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      egli riconosceva più un tenero ricordo che una espettazione: ma il ministro dell'interno faceva prender nota dei nomi delle persone che in quel viaggio imperiale venivano a contatto col principe,
      affinché non vadano perduti alla storia". Il flemmatico uomo si era tenuto freddo e calmo in mezzo a quell'ardente entusiasmo popolare, il quale indubitabilmente dimostrava, che le popolazioni avevano interpretato il senso dell'ultima elezione di dicembre assai più giusto, che non le grandi corti. Alcune settimane più tardi la brama del paese di ristabilire l'impero si manifestò irresistibile: la nazione esigeva, secondo l'enfatica espressione del sindaco di Sevres, lo sposalizio della Francia con l'inviato di Dio. Seguì allora, stesa da Troplong, quella relazione del senato, che noi senza esitazione possiamo definire il capolavoro del moderno bizantinismo. Perché mai anche il linguaggio del fido senato non avrebbe dovuto sinfoniare fino all'ardimento ditirambico? Appunto, Troplong medesimo lo confessa: vi sono momenti in cui anche l'entusiasmo ha il diritto di risolvere questioni! La nazione incorona sé stessa incoronando Napoleone; in tal modo ella trae nobile e pacifica vendetta dei trattati del 1815. La repubblica cede la propria essenza tramessa alla dignità imperiale mercé il popolo sovrano, e la grande ombra dalle nubi guarda appagata l'esaltazione del nipote.
      Sotto la tutela del nuovo trono si svolgono veementi tutte le energie del lavoro e la vertigine della speculazione: giace una quiete profonda sulla vita intellettuale e politica.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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