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      Ogni vincolo di pietà tra popolo e casa regnante fu spezzato in Francia dalle tempeste di due generazioni. Qui l'unico legame possibile tra governanti e governati è costituito dall'interesse; e, col fatto, nessuno stato della storia modernissima ha fatto valere così spregiudicatamente, come il secondo impero, l'egoismo dei suoi sudditi. Il nuovo bonapartismo è stato effettivamente, come amici e nemici lo hanno qualificato, un gouvernement indiscutable; non già semplicemente a cagione della sua origine equivoca, ma principalmente per la ragione che lo spirito di cotesto sistema era grossamente materialistico, e perciò non comportava prove incondizionate.
      È evidente che il capo di uno stato siffatto dovesse essere e rimanere responsabile. Quando Laboulaye e gli altri dottrinari dell'empire libéral partivano in lizza contro cotesta situazione di fatto in nome dei noti principii costituzionali, che regno e responsabilità, insiememente concepiti, fanno contraddizione, e che lo stabilimento dell'impero ereditario esclude per sé stesso la responsabilità(22) del capo dello stato, ebbene, essi davano nel vuoto. Le teorie giuridiche della monarchia parlamentare non comportano adattabilità a una tirannide democratica. La fondazione dell'impero era solo un cambiamento di nome, che non mutava nulla di sostanziale alla vera natura della carica presidenziale. La trasmissibilità di cotesta corona rimase sempre come niente altro che un assegnamento incerto sul futuro, laddove, invece, la responsabilità dell'imperatore era un principio, la cui immutabile permanenza era ognora affermata dai dignitari dell'impero Rouher e Troplong, e il cui adempimento pratico veniva reso possibile dalla stessa costituzione.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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