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      Il principio della dipendenza del ministro esclusivamente dall'imperatore era mantenuto nella costituzione con tale fiscalismo, che solamente ai membri del consiglio di stato, e non già ai ministri come tali, era consentito di rappresentare il governo davanti al corpo legislativo. La proposta di una provvisione al famigerato conte Palikao, condotta poi a fine sotto altra forma, e l'insensato disegno di un ampio diboscamento furono per lunghi anni i due soli notevoli abbozzi di legge che vennero ritirati davanti all'opposizione dei deputati. Nei casi dubbi la presunzione legittima parlava naturalmente contro il corpo legislativo; e siccome il solo imperatore era autorizzato alla conclusione dei trattati di commercio, seguiva che anche la radicale trasformazione delle tariffe doganali era condotta esclusivamente dalla corona.
      Non meno deplorando era il procedimento rispetto ai diritti finanziari della camera. Certo, avevano fatto presto a passare i giorni baldanzosi della vittoria, quando il ministro Bineau era al caso d'impiantare l'innocente teoria, che la rappresentanza popolare determina la somma da erogarsi per l'amministrazione dello stato, ma che sull'impiego nei singoli capitoli decide esclusivamente il governo. Ma, anche dopo estesi alquanto i diritti del corpo legislativo, permanevano tuttora cinque bilanci, il budget général, extraordinaire, supplémentaire, rectificatif e il budget de l'amortissement, che potevano tutti pubblicarsi in forma provvisoria o definitiva. I bilanci provvisori abbisognavano di tre, perfino di cinque anni, per arrivare alla forma definitiva!


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





Palikao Bineau