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      La grazia vaporosa dell'antica galanteria francese si era involata; giacché bisognava trovarlo, chi potesse parlare di amore a una femme entretenue, e chi vi perdesse il tempo in quel mondo ansante, a cui Ponsard teneva lo specchio così:
     
      cette aimable jeunessedonne aux femmes le temps que la Bourse lui laisse!
     
      Soltanto poche famiglie per bene si tenevano lontane da quello scialacquio grossolano, serbavano il costume nel focolare tranquillo. Era esiguo il numero delle madri sollecite della propria missione. Generalmente costituiva la regola tra i ricchi l'educazione dei figli fuori di casa. La futura burocrazia in collegio imparava fin dalle calugini l'arte difficile di piegare la schiena al più alto per schiacciarla al più basso. Alla donna era permessa ogni libertà; la fanciulla cresceva nel rigore del monastero.
      L'arte aveva dato da molto tempo le spalle a un siffatto mondo della sensualità e della cupidigia. Lacera il cuore apprendere nelle lettere di Tocqueville, come questo uomo geniale si sentisse in patria più straniero che all'estero, come pensasse di essere sopravvissuto al proprio paese, come cercasse invano le parole per descrivere il buio di caverna delle provincie spopolate. Il poeta francese possedeva tuttora un prezioso privilegio sul tedesco: un vero pubblico, che permetteva a ogni ingegno di conseguire una potente efficacia, e che anche recentemente aveva confermato nella colletta per Lamartine la sua gratitudine alla poesia nazionale. E l'antica passione della scena era tuttora così viva, che in questo paese della burocrazia l'intera metà dei 297 teatri erano mantenuti a spese del comune.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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