Pagina (141/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Se, per esempio, troviamo in un trattato di geometria la frase: «la linea retta è il più breve cammino tra due punti», sarà necessario esaminare il contesto, prima di poter decidere se l’autore abbia inteso, con essa, di dare una definizione del termine «linea retta» o se invece, avendo già determinato precedentemente, in altro modo, il senso di tal termine, voglia ora semplicemente affermare che la «linea retta», già da lui definita anteriormente in quell’altro modo, gode, o è da lui supposta godere, di quella ulteriore proprietà che la frase suddetta esprime.
      L’ambiguità della parola «è» (che, nel primo caso, potrebbe esser sostituita dalle parole «si chiama» o «significa», e, nel secondo caso, no) sussiste, come si vede, anche nel linguaggio tecnico dei matematici che passano a ragione per avere le più grandi esigenze in ciò che concerne la precisione del linguaggio.
      Vi è infine una terza classe di proposizioni, non meno importante a considerare delle due prime, e che corrisponde alla terza delle categorie nelle quali il prof. Brentano distribuisce i fatti psicologici, alla categoria cioè delle azioni volontarie.
      Questa terza classe è costituita dalle proposizioni che servono ad esprimere, non delle credenze relative a ciò che è o che avviene (o è avvenuto, o avverrà), ma invece degli apprezzamenti o dei «giudizi di valore» (Werturteile). Anche le proposizioni di questa terza classe, per diverse che siano da quelle che appartengono alle due precedenti, sono molte volte soggette a essere scambiate con esse a causa delle loro rassomiglianze esteriori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti filosofici
di Giovanni Vailati
pagine 483

   





Werturteile