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      Il desiderio dell’assoluta perfezione non deve essere d’ostacolo a che, in ogni caso, venga scelto il partito che sembra meno insoddisfacente. E se, per esempio, il nostro senso morale ha qualche riluttanza ad ammettere che degli individui, per i quali la paura delle pene non è stata un motivo abbastanza forte per astenersi dal delitto, siano puniti solo perché altri uomini, più suscettibili di loro a tale motivo, siano messi in grado di trattenersi dal violare la legge, si pensi che questa non è che una tra le molte sperequazioni e quei molti strappi ai principi assoluti di giustizia e di eguaglianza che non hanno ancora cessato di essere indispensabili pel mantenimento della convivenza sociale. Si pensi che il giorno in cui nella nostra organizzazione sociale non vi fossero altre ingiustizie da segnalare che quelle inseparabilmente inerenti all’esistenza stessa di un codice penale, comunque perfetto, potremo dire di esser ben poco lontani da uno stato di giustizia ideale ed assoluto: stato che non potrà forse mai essere raggiunto, se non fosse altro per la ragione che la nostra fantasia e le nostre aspirazioni non perderanno mai il potere di raffigurarsi stati di cose sempre più perfetti di quelli, sempre migliori, che gli sforzi dell’uomo vanno successivamente realizzando.
      [IX]
     
      RECENSIONE AD A. NAVILLENOUVELLE CLASSIFICATION DES SCIENCES
      PARIS, 1901
     
      Pubblicata in "Rivista di biologia generale", n. 3, luglio 1902. Poi in Scritti, pp. 429-39.
     
      L’autore del presente volume potrebbe veramente chiamarsi uno specialista per le questioni che si riferiscono alla classificazione delle scienze.


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Scritti filosofici
di Giovanni Vailati
pagine 483

   





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