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      E poiché tra i fatti che, in conformità alle leggi naturali, concorrono a determinare il corso reale degli avvenimenti figurano, per quanto in piccola parte, quelli che noi chiamiamo i «nostri desideri», i «nostri sforzi«, le «nostre deliberazioni», viene anche a essere giustificata la costituzione del terzo gruppo fondamentale di scienze, costituito da quelle discipline il cui scopo non è tanto la constatazione di ciò che è possibile, o di ciò che è reale, quanto la scelta e la segnalazione di ciò che è desiderabile, o giusto, o conveniente, e la ricerca dei mezzi atti a raggiungerlo o a realizzarlo.
      Mentre le scienze dei primi due gruppi si propongono solo di prevedere o di ricostruire il corso di ogni singola classe di fenomeni, queste ultime ci indicano invece la linea di condotta che è necessario seguire per modificare tale corso a nostro vantaggio, o, tornando al paragone di prima, per far sì che il ricamo che i fatti concreti stanno per intessere nella trama immutabile delle leggi naturali sia il più possibile conforme ai nostri desideri e alle nostre aspirazioni. L’ulteriore suddivisione di quest’ultimo gruppo è effettuata dall’autore ponendo in una prima classe le arti propriamente dette, sia che esse mirino alla diretta produzione di sensazioni piacevoli o emozioni estetiche (belle arti), sia che si propongono di fornire i mezzi e di indicare i processi per la soddisfazione di determinati bisogni o esigenze (arti industriali). Vengono in seguito le discipline morali, il cui compito è più complesso, e che hanno di mira il raggiungimento simultaneo di scopi diversi, la determinazione della loro compatibilità o incompatibilità, e la ricerca dei mezzi per la loro realizzazione armonica, individuale e sociale (scienza del diritto, scienze pedagogiche, ecc.


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Scritti filosofici
di Giovanni Vailati
pagine 483