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      Ma un esame anche solo sommario delle molteplici questioni trattate e sollevate ivi dall’Enriques sarebbe qui meno opportuno, in quanto le più importanti fra esse si connettono troppo strettamente a questioni più propriamente tecniche e speciali, per poter essere anche solo enunciate indipendentemente da esse.
      [XXIII]
     
      UNO ZOOLOGO PRAGMATISTA - RECENSIONE AD A. GIARDINALE DISCIPLINE ZOOLOGICHE
      E LA SCIENZA GENERALE DELLE FORME ORGANIZZATE"
      PAVIA, 1906
     
      Pubblicata su "Leonardo", a. IV, ottobre-dicembre 1906. Poi in Scritti, pp. 728-35.
     
      In questa prolusione al corso di anatomia e zoologia comparate, da lui tenuto quest’anno all’università di Pavia, il giovane zoologo palermitano Andrea Giardina prende occasione da alcune critiche, già da lui antecedentemente mosse all’ordinamento degli studi biologici nelle nostre università, per esporre alcune idee sul metodo e i fini dei vari rami della biologia.
      Tra queste critiche una delle principali è quella che si riferisce alla distinzione che si persiste a fare tra l’insegnamento della zoologia e quello dell’anatomia comparata; distinzione che a parere dell’autore non può giustificarsi con alcuna ragione teorica o pratica, e trova la sua spiegazione soltanto in circostanze d’indole storica.
      «Fino ad un secolo fa andava sotto il nome di zoologia esclusivamente lo studio delle forme esteriori degli animali, e tutti gli sforzi dei più valenti zoologi erano rivolti ad un esatto apprezzamento delle somiglianze e delle differenze di queste forme esterne; e la zoologia ove non si riferiva alla vita e ai costumi degli animali era una specie di morfologia comparata limitata solo o prevalentemente all’aspetto esteriore di questi organismi.


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Scritti filosofici
di Giovanni Vailati
pagine 483

   





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