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      Uno spretato! Eh, via, peste! E a tutte l'ore, a tutti i minuti, questa parola crudelmente ingiuriosa vi rintronerebbe le orecchie. Questo, Giorgio, si vedrebbe.
      - Io non mi sgomenterei.
      - Bravo. Voi, con un tocco di penna e dieci centesimi d'inchiostro non vi sgomentate e vi fate largo urlando. Vero? Ma siamo pratici una buona volta! Se assalite nessuno, se annoiate, il pubblico vi lascia morire nel ridicolo. Se invece disvelate il vostro pubblico, il pubblico che avete conosciuto, addio alla pazienza. I preti sbucherebbero come le bisce velenose per conficcarvi l'aculeo mentre passate - i secolari vi ammazzerebbero scaraventandovi del loro fango. Come la donna. Essa ha potuto tuffarsi in un bagno per lasciarvi le peccata e la memoria della sbordellatura. Ma la società, che pompeggia la generosità che non possiede, la respinge e le rammenta trionfante di libidine, il passato. Credetelo: la prostituta e il prete non si riabilitano.
     
     
     *

      * *
     
      Fra i venuti, il più piccolo è anche il più intelligente. Sa compitare con una certa disinvoltura e distinguere il nome dal verbo e l'aggettivo dall'avverbio.
      - Tommasino, lo è articolo determinante o indeterminante?
      - Determinante.
      - Gaetano, uno una, sono determinanti o indeterminanti?
      - Determinanti.
      Non mi lasciavo mai scappare un: bestia! poichè sapevo l'orgoglio del padre. Sarebbe stato capace di licenziarmi issofatto. Tacendo, egli credeva nell'ingegno di quei due mammalucchi e godeva stropicciandosi le mani e aspirando presa su presa.


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Alla conquista del pane
di Paolo Valera
Editore Cozzi Milano
1882 pagine 237

   





Giorgio