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      Gardé mois. Voi prenete cette petite bouteille, ne stappate le buchon avec cette petite come si chiama? bambagie? Oui, et bien, avec questa bambagie, inzuppata dans mon liquidò, votre dent le plus malatò guarisce subìto, promptement. Proprement, je vous le giurò, davanti Cristò - mon protector. Oui. Ne vous ascoltate ces làches, ciarlatani de place, che strappanò avec cette abominabile tanaglià (la mostra al pubblico) les dents.
      Ces sont des misérables qui guastanò le mestiere des professionisti, che sono stati come me all'école, aux universités. Giustamente, aux universités. Parce que, mes amis, le dent quand il è strappatò, on mange plus. Voi non potete pas plus rotare il vostro pane. Comprenete? Dunque au diable cette tanaglià, parce que come dites mon célébre maître, monsieur Clement (si cava la tuba), estrarre non è guarire, no, c'est ammazzare. Io ho poco tempo di stare in questa respectable città di Como. Voi potete approfittare del mio passaggio. Je donne la mia radice infallibile pour venti centimes, venti centesimi. E si vous, volete, ma bouteille, cette petite boccettina, non vale - quanto vale? Un franco, un miserabile franco. Alee, alee!" L'illustre medico, finita la parlata, senza asciugarsi la fronte, mentre io stordisco col rullo, incartoccia e vende alle mani ansiose i suoi specifici infallibili. Si faceva questo crudele imbonimento cinque o sei o sette volte al giorno. Bastrini diceva che quando il lavoro c'era bisognava "metterci la pelle." E il lavoro a Como c'era davvero.


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Alla conquista del pane
di Paolo Valera
Editore Cozzi Milano
1882 pagine 237

   





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