Pagina (10/313)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non c'è che il mafioso che potrebbe rivelarcela. Ma il traditore non vivrebbe due minuti. E tra i mafiosi questo sacrificio è sconosciuto. Per carità, non perdiamoci in divagazioni. Ho per le mani una missione importante. La ricerca degli assassini del commendatore Emanuele Notarbartolo, avvenuta il primo febbraio 1893, nel territorio di Trabìa. Mi sono imposto di non fidarmi di nessuno. Più di una volta durante le mie investigazioni ho dovuto sospettare perfino dei delegati e degli ispettori di P. S. Ho perfino, indovinate? creduto di essere stato sviato dal questore. Può darsi che io mi sia ingannato, ma a ogni modo i dubbi mi perseguitano sempre. Basta, adesso non occupiamoci che del morto. Accettate?
      Di essere vostro compagno in questa missione nobile e santa di consegnare alla giustizia gli assassini di un uomo che personificava la moralità e la rettitudine dell'Isola? Eccomi tutto vostro. Valetevi di me, di giorno, di notte, sguisato o truccato, vestito dei miei abiti, come vi piace, come le circostanze vi suggeriranno
      .
      Grazie. Vi prometto che cercheremo e non smetteremo che quando avremo messo le mani sugli esecutori del delitto e sui mandanti
      .
      Mandanti, avete detto?
      Silenzio, state zitto. Ma è probabile che quest'affare finisca per condurci alla scoperta di mafiosi altolocati, di mafiosi che occupano la sommità delle posizioni sociali. Non fiatate con alcuno. Per riuscirvi è necessario la precauzione di Claude, il defunto ancien chef de la sureté di Parigi, quando andava alla ricerca dei nemici personali di Napoleone III. Tutto deve essere fatto da noi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





Emanuele Notarbartolo Trabìa Isola Claude Parigi Napoleone III