Pagina (23/313)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Appartiene ad una famiglia di mafiosi, di manutengoli, di ladri e di assassini. Non faccio che riassumerlo. In un altro momento ci occuperemo dei particolari
      .
      Veste piuttosto bene
      .
      Non si sa come. O meglio si immagina ch'egli tragga i denari dalla malavita. Un'altra cosa importante, che dovrete inchiodarvi nella testa, è che il Giuseppe Fontana del fu Vincenzo, abitante in Palermo, è persona del cav. Raffaele Palizzolo, deputato al Parlamento
      .
      E che c'entra l'onorevole Palizzolo? So che egli è un uomo stimatissimo, amico intimo del duca della Verdura, di di Rudinì e di Francesco Crispi
      .
      Non nego tutti questi fatti. Ricordatevi semplicemente di quello che vi dico se vogliamo andare in fondo a pescare il nome dell'individuo che ha prezzolato i sicari. Un'altra circostanza e ho finito di parlarvi di Giuseppe Fontana. Egli non venne processato per mancanza di indizii. Il collega che aveva in mano tutto l'affare prima di me, credette al suo alibi, cioè che nel giorno del delitto egli fosse a Tunisi. In Sicilia non bisogna mai credere all'alibi degli accusati. Perché quasi tutti i misfatti sono premeditati. Se non sono male informato, il Fontana, il giorno dell'assassinio del comm. Emanuele Notarbartolo fu visto in Altavilla. Conosco la persona che lo ha veduto.
      Pensiamo che il treno non aspetta. Ecco là l'ispettore che ci attende. Egli ci farà entrare nel vagone sul quale ha fatto mettere riservato. Riservato per noi. Cosi non saremo disturbati e potremo continuare le nostre investigazioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





Giuseppe Fontana Vincenzo Palermo Palizzolo Parlamento Palizzolo Verdura Rudinì Francesco Crispi Giuseppe Fontana Tunisi Sicilia Fontana Notarbartolo Altavilla