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      Credevo di lasciarvi l'anima. Mi sono sentito le mani tremolanti della madre che mi esortava alla calma, sulle guance bagnate dal mio dolore, senza potere uscire dall'ambascia. Povera vecchia, tu non sai come io abbia rispettato i tuoi capelli bianchi, come io abbia risposto alle tue cure, come io abbia seguito l'esempio virtuoso della tua vita! Non credo né alla eredità dei vizi né alla eredità delle virtù. È una teoria che ha dato un nome ai ciarlatani e ha stupefatto tanti cretini. Si nasce senza passato. La Sand avrebbe potuto uscire dall'utero di una santa, senz'essere mai sazia di voltolarsi dalle braccia di un uomo nelle braccia di un altro. Se c'è qualcosa che influisca sull'individuo, questo qualcosa è l'ambiente. L'ambiente può partecipare della nostra vita. Può farci buoni o cattivi, può darci il bene o il male. Può modificarci, migliorarci, avviarci per i nuovi sentieri e insegnarci come sia bello anche il Calvario. Perché l'ambiente siamo noi stessi. Siamo noi stessi che ci tratteniamo e ci spingiamo al di là dei confini sociali. Ci sono però azioni disoneste, delle quali gli autori devono essere responsabili. Nessuno, o signori galantuomini, vi prende per la falda dell'abito. Vi si lascia andare per la vostra strada. Voi venite spontaneamente a noi, venite a implorare i nostri baci. E poi, quando i nostri abbracciamenti lasciano in noi il vostro seme, ve ne andate come gente che ha perduta la memoria. Ah, no! signori galantuomini! Con l'atto, voi vi siete assunta una responsabilità individuale.


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





Sand Calvario