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      Ma erano fandonie. Antonino Leone non era crudele. Aveva dovuto spargere del sangue per la propria salvezza. Ce ne fossero stati degli uomini come lui! Trattava i suoi ostaggi assai meglio del Capraro.
      Vi ricordate, Giovanna, di quando portavate i nostri abiti?
      Altro che se se li ricordava. Una brigantessa con indosso le sottane sarebbe stata presa in meno di due giorni. I carabinieri non avrebbero avuto che da domandare ai passanti se avevano veduto degli uomini con una donna per mettersi alle calcagna della banda. C'erano poi momenti scabrosi in cui bisognava scappare a gambe levate, inginocchiarsi in qualche macchia, far fuoco fin che si poteva, passare attraverso fratte come tanti cervi e discendere, tra mezzo ai sassi, in una spelonca per risalire sulle alture dell'altra parte lungo sentieri larghi appena per le capre in fila. Sì, si ricordava di Leone per odiarlo. L'aveva ingannata per un'altra, per la biondona Citazza, che perdeva fianchi dappertutto. La Giovanna l'avrebbe ammazzato se fosse stata sicura della sua infedeltà. Ma non lo seppe che quando aveva sposato Prefaci.
      Addio, salutatemelo e ditegli che lo aspetto al fondaco
      .
      Alle quattro, Andrea, era di ritorno, vicino alla sua vecchia, più contento che alla campagna, dove passava quasi mai nessuno. L'aria aperta gli aveva ridato il vecchio appetito.
      Ho fame, sai
      .
      E si mise a mangiare del pane, affettandolo col suo coltello a serramanico, accompagnando ogni boccone con un boccone di formaggio.
      Dammi un bicchierotto di vino che mi è venuto sete


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





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