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      Potevo immaginarmelo dal modo con cui state in sella. Io vi ho seguito per prevenirvi di una cosa. Il suo castello baronale non è che a dieci minuti dal Casamento, e il Casamento è in vista. Vi presenterà, indubbiamente, alla sua signora, la quale non è precisamente sua moglie, ma è come se la fosse. Il barone le vuol bene e da essa ha avuto tre figlie, una più bella dell'altra. Non la tiene a Palermo per evitare a lei anche la parvenza della sgarbatezza. Voi sapete come sono rigide le famiglie palermitane sulle unioni, dirò così, irregolari. La ignorerebbero e offenderebbero il barone, il quale, quantunque spregiudicato, sente al vivo le sconvenienze fatte alla donna del suo cuore. Voi state per farmi una interrogazione. Se le vuol bene perché non la sposa? Perché è nel suo programma l'unione libera, saldata dall'amore che nasce nel cuore. Forse ve ne parlerà egli stesso, perché il barone non ama misteri intorno alla sua affezione. Chi va in casa sua è suo amico. Ho voluto prevenirvi perché non vi lasciate sorprendere da qualche brivido alla sua presenza
      .
      Vi ringrazio, marchese. Non crediate che io sia di pelle così sottile. Posso avere altri ideali per delle altre ragioni sociali, ma capisco l'alta poesia dei matrimoni liberi
      .
      Vedete laggiù, ci disse il barone con la mano puntata verso la terrazza tra le due torricelle della facciata di un castello diroccato, vedete laggiù delle ragazze intorno a una signora? Esse sono là per vederci spuntare. Agitano i fazzolettini bianchi e gettano baci all'aria.


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





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