Pagina (218/313)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Anche il gobbo non è più imbronciato. Beve colla voluttà di un ubbriacone che si risveglia dopo una sbornia. È la volta dei fratelli. Spuntano; aspettate che veda bene. Vincenzo, fratello di Cattino, detto il Nennuccio, e Giovanni e Pasquale, fratelli del Di Peri. Dove sei, Di Peri? Va a dar la mano ai tuoi di casa. Su, venite, pigmei. Vi fate desiderare come tante donnine. Avrei giocato mia moglie che adoro, che dove c'è Fontana ci sarebbe anche il suo cognato Trabia. Indossa gli abiti della festa. Sì, sì, non cavatemi gli occhi. Non ho fatto per offendervi. Siamo tutti vestiti della festa. Dovevo dire ch'egli è vestito di nuovo. E va in tua malora! C'è tuo cognato che ha bisogno di essere smalinconito. Che cosa hai, Fontana? non rendermi triste; non sarai mica ammalato, spero? Ti voglio allegro, ti voglio. Ci siamo tutti? E dove è Incandela Salvatore del fu Battacchi? Presente? Fatti innanzi, per la Madonna! Si entra senza farsi annunciare? Hai bevuto il tuo vermutte? Alla buonora! Non incominciate a parlare di cose serie. L'ora di metterci a tavola è vicina. Il padrone ha promesso di venire sul tardi, quando saremo al caffè. Sissignori, ci sarà anche il caffè col cognac. Il padrone è democratico. Signore Iddio, fatecelo diventare ministro! Alla sua tavola si è tutti uguali. Vi dà del suo vino, della sua carne, di quello che mangia, di quello che beve. Non ti umilia, come certe nostre conoscenze, facendoti stare in piedi quando loro son seduti, o offrendoti delle bibite che loro non bevono.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





Cattino Nennuccio Giovanni Pasquale Di Peri Di Peri Fontana Trabia Fontana Incandela Salvatore Battacchi Madonna Iddio