Pagina (226/313)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .
      Gli invitati vuotarono un bicchiere alla salute dell'onorevole e alcuni applaudirono al caffè.
      Caffè! caffè!
      Non dar retta, Saladino. Dirai alla cuoca che si tenga pronta per l'arrivo del padrone. Egli sarà qui alle sei e tre quarti. Mancano ancora venti minuti. L'avvertiremo. Che porci! Chi è che si permette di digerire come un maiale? Tu, Incandela? Ti raccomando di non farti sentire dal padrone. Il fiato lo nausea - il tuo lo farebbe vomitare
      .
      Incandela non capiva più bene il significato delle parole. Egli si era sbottonato il panciotto, e colla scranna staccata dal tavolo si accarezzava la pancia come un grosso borghese che gode la digestione che si compie coi rumori del guazzabuglio che precipita. Alfonso si ubbriacava, sbraitando contro i cappeddi che lasciano morire la povera gente. Licata non fumava più bene. Masticava il sigaro e si lasciava umettare il mento dal succo nero che gli andava giù dalle labbra. Giangreco si ostinava a bere ancora dicendo che lui non era ubbriaco e che poteva resistere su una gamba anche per mezz'ora.
      Scommetto una bottiglia con chiunque che so stare in piedi per più di mezz'ora con una sola gamba, dopo aver vuotata questa bottiglia di marsala, eh!
      Militello fece segno col gesto che gliene importava un fico secco. Se non voleva stare in piedi, poteva sedere. I suoi occhi incominciavano a veder doppio e a spaventare Filippella che aveva paura di vederlo precipitare sotto la tavola.
      Bevi un bicchiere di acqua di seltz che ti farà bene
      . Militello buttò via con disgusto il mozzicone del sigaro e si inaffiò la gola con un bicchiere di rosso, aspirando le ultime gocce nel bicchiere colla voluttà di chi ne vuole dell'altro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





Saladino Incandela Filippella