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      Tu hai un figlio? Eccoti suo padre, sarò il suo aiuto, il suo protettore. Tu ne sarai la madre, la sua vera madre e lo ameremo insieme senza ricordarci dell'onorevole delinquente. Pareva che io le dessi delle scudisciate! Ella era convinta che il delinquente risorge, e che domani l'uomo rinfaccia, scelleratamente rinfaccia. Conosco l'uomo. Non è che colui che ha raggiunto la sommità della evoluzione che non fruga nel passato della donna; e voi non l'avete raggiunta, mi disse. "Voi siete intelligente per una società di schiavi." Dunque? Io l'adoro, io l'idolatro, io le dico che dovrebbe essere mia, ed ella allarga sempre più il corso della corrente che ci divide. Ella è fatta per me e per i miei ideali e la maternità la costringe a uscire dal binario comune.
      Le sue idee di ieri non mi parevano della donna normale. I libri le vanno facendo un mondo artificiale. Legge sempre.
      Vi stancherete. E poi? Passerete delle giornate lugubri. Il figlio non basterà alla vostra affezione, credetelo. Ma voi credete di allevarlo secondo i principii di una scienza moderna e di farne fuori un rivoltoso della società attuale! Illusa! il fanciullo che si appendeva alle vostre labbra divenuto adulto, diverrà un vostro nemico implacabile, vi dirà un sacco di villanie da farvi tremolare le gambe e vi domanderà ragione di averne fatto un reietto e di avergli rubato col padre il nome
      .
      È morto
      .
      E voi vi servirete, voi, emancipata, di una bugia? E credete ch'egli non andrà a cercare all'ufficio delle nascite quello che voi volete nascondergli?


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313