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      Uno di loro andò a chiamare due vetture, una tapissière e un fiacchero, delle quali non si è mai saputo il numero.
      I falsi funzionarii sapevano che c'era pericolo di dare nell'occhio agli agenti della sicurezza pubblica, e uno di loro andò a chiamare due guardiani della pace per far loro la dichiarazione che stavano portando via della roba sequestrata al marchese.
      All'indomani Parigi si risvegliò stupefatta dell'audacia dei lettori del Gil-Blas. Ma subito dopo rise a crepapelle pensando che dei ladri avessero potuto fare un colpo da maestro in un quartiere della Parigi dorata, a due passi dai Campi Elisi, nella avenue Marceau, guardata giorno e notte dagli agenti di polizia e dai guardiani della pace.
      Si dica quello che si vuole, ma io, quantunque plagiari, metto questi signori tra i ladri di genio. Il loro gusto artistico doveva essere quello di Rochefort che sa distinguere un quadro di Peter Neefs da un Ruyfdaël. Non portarono via che originali di un valore inestimabile. La sola cosa antiartistica che abbiano compiuto fu quella di far liquefare la vecchia argenteria di grande valore e di avere smontato i diamanti e le pietre preziose. Ma non posso dare loro tutto il torto. Perché senza quella smontatura e quella fusione non avrebbero potuto fare dei denari.
      Dopo tanto tempo Goron è riuscito a mettere la mano su loro e a mandarli in galera, ove si trovano ora a scontare il delitto di avere dell'ingegno antisociale.
      RAFFAELE PALIZZOLOE GIUSEPPE FONTANA DI VINCENZO IN CARCERE
     
      DIECI dicembre 1889. - Sì, hai ragione, o anima gentile di Tiraboschi, di non gioire dell'opera tua.


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





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