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      I tedeschi si arrestarono. Il pericolo fu evitato. L'esercito rosso contava allora 400 mila uomini. Adesso è in grado di sostenere qualunque attacco controrivoluzionario.
      Per capire l'esecuzione del generale borghese è necessario dare un'occhiata all'esercito della repubblica federativa dei Soviets. Non è un esercito come gli altri. La sua organizzazione è dovuta, più a Trotski che a Lenine. Il primo ha preparato due milioni di uomini in un momento. Il secondo ha messo assieme i volontari. I due tipi militari non hanno nulla di comune coi soldati della monarchia. Il loro primo còmpito è stato quello di difendere lo Stato bolscevico. L'esercito è un elemento di difesa sociale come i globuli rossi sono un elemento di difesa vitale. È un esercito di classe, diviso in sei circoscrizioni. Il soldato rosso è il contrario di quello giallo della monarchia. Quello di Lenine si impegna a dare tutto se stesso all'autorità dei Soviets. Alla testa di una Compagnia è un istruttore eletto dai soldati, i quali hanno diritto di destituirlo ogni volta che non si riveli adatto. Il Comandante del reggimento è scelto dall'autorità militare, ma il diritto di licenziamento è dei soldati del reggimento. Ogni Caserma ha una Commissione per organizzare corsi di scuola, conferenze e sedute cinematografiche, ecc. Le famiglie dei soldati hanno diritto all'alloggio negli appartamenti signorili dei borghesi. Il soldato riceve 300 rubli al mese. Il rublo è un equivalente di quattro lire. Vive con una libbra di pane, con un pezzo di carne o con del pesce o della conserva in scatola.


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La catastrofe degli czars
di Paolo Valera
Libreria Editrice Avanti Milano
1919 pagine 125

   





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