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      Riso e maccheroni in proporzione. Il giuramento è breve: "M'impegno davanti ai miei compagni d'armi, davanti al popolo rivoluzionario e davanti alla mia coscienza rivoluzionaria di lottare degnamente e onestamente, senza paura e senza esitazioni per la grande causa alla quale i migliori giovani della classe operaia e contadina hanno dato la vita per il trionfo del potere dei Soviets e del Socialismo".
      L'esercito rosso è sempre in esperienza. La pratica sconsiglia oggi quello che è stato approvato ieri. Trotski, dopo sei mesi di potere, ha pronunciato a Mosca queste parole: "Noi dobbiamo costituire un esercito indipendente e copiare possibilmente la grande Rivoluzione francese. Il nostro esercito deve essere un esercito di classe, poichè la nostra rivoluzione è una rivoluzione di classe".
      Sono inflitte multe da 3000 a 100.000 rubli ai borghesi che non si presentassero al reclutamento. Fino a tanto che la dittatura rivoluzionaria, ha detto Trotski, non avrà rotta la resistenza borghese, sarà impossibile incorporare nelle truppe rivoluzionarie la giovine generazione delle classi degli sfruttatori. Bisogna imporre alla borghesia gli obblighi militari del nuovo regime senza fornirle il mezzo di tradire. Le corvées ai borghesi, le armi al popolo.
      Leo Trotski è il figlio dell'israelita colonista del governo di Kherson. Nacque nel 1877. Nel 1898 lo si trova in un'istruzione giudiziaria fatta contro il Sindacato operaio del sud della Russia. Nel 1° ottobre del 1899 lo si è mandato in Siberia per quattro anni.


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La catastrofe degli czars
di Paolo Valera
Libreria Editrice Avanti Milano
1919 pagine 125

   





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