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      Ha requisito solo gli alberghi e non invase che gli edifici inabitati. Così è il decreto del 28 ottobre 1917. "Le municipalità autonome, hanno il diritto di sequestrare tutti i locali inoccupati e disabitati. Le municipalità autonome hanno diritto di installare negli alloggi disponibili i cittadini che non sanno dove accasarsi o che vivono negli alloggi affollati e malsani". Non si può essere più galantuomini. Senza questo miglioramento sarebbe inutile passare dalla borghesia al bolscevismo.
      Il ritiro dei conti correnti dalle banche nazionalizzate è stato limitato a 150 rubli la settimana. Non fu un furto, fu una limitazione. I depositi nelle cassette di sicurezza alle banche li ha fatti passare dalle banche di speculazione alla Banca di Stato con l'obbligo ai proprietari di presentarsi all'invito con le chiavi per le revisioni. L'argento e i titoli sono divenuti dei conti correnti e l'oro monetato è passato alla confisca. Coloro che si sono rifiutati di presentarsi alla revisione, dopo tre giorni dalla convocazione, sono stati considerati malintenzionati e la loro proprietà è passata alla Banca di Stato come proprietà del popolo.
      Le operazioni di banca furono dichiarate monopolio di Stato e le Banche private delle Società per azioni fuse con la Banca di Stato, la quale, con il Consiglio, ne ha la direzione.
      Le vecchie società borghesi, monarchiche e repubblicane, continuano a mantenere la più rancida istituzione dei popoli che stanno consumandosi fino alla corda senza svecchiarsi.


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La catastrofe degli czars
di Paolo Valera
Libreria Editrice Avanti Milano
1919 pagine 125

   





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