Pagina (125/125)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il pregiudizio o la tradizione è stata più forte che l'abitudine di coattizzare la coppia in una casa a vita: sorgente di omicidii e di adulterii infiniti.
      E adesso ho finito. Lenine è in questo momento in una lotta accanita tra il bolscevismo e la massa sciovinista, slavofila, monarchica e czarista. Non c'è bisogno di profezie. La vittoria del proletariato è ormai completa. Non bisogna però credere che Lenine sia cresciuto in una notte come il fungo dopo la pioggia. La sua organizzazione bolscevica fu di tutti i Congressi passati. È lui che ha avuta la concezione di bolscevizzare tutte le nazioni simultaneamente e che ha proposto di diffonderne il progetto fra le nazioni. Alla conferenza del 1916 propose con la Rosa Luxemburg un ordine del giorno che doveva far cessare la conflagrazione europea con l'incrociamento delle braccia dei lavoratori di tutto il mondo. Sono loro, i bolscevichi, che sono stati chiamati da tutti i governi disfattisti clandestini che noi socialisti chiamavamo zimmerwaldiani, i quali, come sapete, esigevano la pace rapida senza annessioni e contribuzioni. Il disfattismo non è delinquenza. È il disfacimento delle leggi dannose al popolo.
     
      FINE.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La catastrofe degli czars
di Paolo Valera
Libreria Editrice Avanti Milano
1919 pagine 125

   





Lenine Congressi Rosa Luxemburg