Pagina (95/97)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      . Crispi è rimasto fino allora repubblicano nella zona legalitaria. "Voi vedete, o signori, quello che fecero i repubblicani dopo il '51. Io ne vedo a sinistra, ne vedo a destra e ne scopro uno anche sul banco dei ministri. I repubblicani si sono battuti sotto la bandiera monarchica. Questa bandiera non l'abbiamo tradita e non la tradiremo. Ma non a questa bandiera soltanto date tutta l'efficacia di quello che è avvenuto dal '50 in poi; datene anche una parte a coloro che si unirono a voi e che fecero con voi e col principe quelle istituzioni delle quali noi tutti godiamo. Il partito repubblicano è sempre stato di aiuto al regime attuale e dell'opera sua ha dovuto anche sentire le dolorose censure degli antichi amici, coi quali aveva aspirato e accanto ai quali si era battuto".
      Tuttavia la mozione Cairoli è stata respinta con 232 voti contro 121.
      Così gli arresti di Villa Ruffi sono stati giustificati. Non era possibile che avvenisse altrimenti.
      L'Italia è il paese degli sbirri. Tutti gli sbirri sono stati i padroni dei cittadini.
      Da colui che era questore con Morra di Lavriano, al questore novantottesco di Milano, noi non abbiamo avuto che briganti nello stifelius dei capi della pubblica sicurezza.
      Del Prina, dei Festa, dei Livraghi, gente che ammazza a fungate, capace di denunciare il proprio padre, di denunciare la propria madre, di assassinare il più intimo dei propri amici.
      I nostri padri sono stati dei sudditi.
      Noi siamo dei dipendenti. Un mascalzone a tre mila lire l'anno ci può sopprimere.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il cinquantenario
Note per la ricostruzione della vita pubblica italiana
di Paolo Valera
Casa Editrice Sociale Milano
1945 pagine 97

   





Cairoli Villa Ruffi Italia Morra Lavriano Milano Prina Festa Livraghi